La brasatura negli scambiatori plates and bars: come funziona?

Un esempio "culinario" per mostrare cosa caratterizza la tecnologia plates and bars

La brasatura è il processo che caratterizza la tecnologia plates and bars degli scambiatori di calore in alluminio a flusso incrociato prodotti da Oesse.
In questo video Susy Piccolo, Sales Assistant, ci mostra come funziona, attraverso un esempio “culinario”.

 

Come funziona il processo di brasatura

La brasatura è un processo usato per unire due o più materiali per mezzo della fusione di un materiale che passa allo stato liquido e bagna le superfici da assemblare.
Possiamo rappresentarlo in maniera semplificata attraverso un toast.

Il materiale con un più basso punto di fusione, in questo caso il formaggio fuso, penetra la porosità del pane nei suoi lati interni e raffreddandosi unisce le due fette, che invece non fondono.

L’inserimento di qualsiasi ingrediente comprometterebbe l’unione delle due fette.

Questo semplice esempio ci aiuta a capire perché, considerando i fin (alette) come pane e i plate (piastre) come formaggio, sia fondamentale lavare con molta attenzione tutti i componenti, eliminando ogni tipo di impurità prima del processo di brasatura.

Durante l’operazione il materiale di fusione è apportato tramite deposito per laminazione o applicazione spray su entrambe le superfici del plate.

Il clad è composto da una lega di alluminio contente una maggior percentuale di magnesio e silicio. Il silicio permette un punto di fusione più basso rispetto al resto dei componenti in alluminio.

Quando il clad si fonde bagna le superfici limitrofe per capillarità e compressione.

 

Le tipologie di brasatura

Ci sono diverse tipologie di brasatura.

Nel processo CAB = Controlled Atmosphere Brazing le parti unite vengono bagnate da una soluzione di acqua con particelle di alluminio.

Durante il riscaldamento l’acqua evapora e le particelle di alluminio si fondono sulle altre superfici.
Questo processo, noto come Nocolok®, è veloce e continuo, e adatto a grandi serie di radiatori per applicazioni leggere come il settore automotive.

È però una tecnologia non adatta a fluidi che risentono della presenza di impurità.

In Oesse utilizziamo un sistema di brasatura sottovuoto VAB = Vacuum Aluminum Brazing, che ci permette di rimuovere le impurità e il magnesio rilasciato durante la fusione.

È un processo a lotti, ideale per produrre medie quantità di scambiatori di calore utilizzati in applicazioni pesanti.

L’obiettivo nella produzione dei cooler è di creare una camera tra plates e bars e di unire questi componenti per realizzare un canale a tenuta.

All’interno del canale vengono inserite delle alette per massimizzare la superficie di scambio, assicurare la massima trasmissione di calore e garantire robustezza e un’elevata resistenza meccanica alle pressioni interne di esercizio.

Sovrapponendo più canali otteniamo la massa radiante di uno scambiatore di calore compatto.
Attraverso il processo di brasatura uniamo saldamente queste parti in un corpo unico.

 

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